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lunedì 24 novembre 2008

Scuola, Verona e Facebook!

Si è costituito a Verona il gruppo “Comitato civico per la scuola e l'università pubbliche Verona” su Facebook. Il comitato nasce in una riunione tenuta a metà novembre su iniziativa di un gruppo di persone (genitori, studenti, docenti) che hanno deciso di costituire il gruppo, coinvolgendo genitori, docenti, studenti, sindacati e partiti politici, per informare delle conseguenze dei tagli alla scuola e all'università effettuati con la legge 133/08 e sulla necessità di migliorare le strutture scolastiche ed universitarie.
Il gruppo si propone di informare e sensibilizzare i cittadini sui problemi della scuola e dell'università, di organizzare incontri pubblici e altre manifestazioni. Si è convinti che è in pericolo il futuro già incerto degli studenti.
E’ stato raccolto l’invito di Antonio Maria Ricci di creare in ogni città un Comitato civico in difesa della scuola e dell'Università, realizzare un coordinamento tra tutte le forze che si oppongono alla 133 per meglio organizzarsi, fare girare le informazioni e mettere insieme tutte le forze che si oppongono alla distruzione della scuola pubblica e dell'università.
Chiunque può iscriversi a http://www.facebook.com/ e, quindi, al gruppo portando opinioni, commentando e raccontando esperienze.
Antonio Maria Ricci è anche il fondatore del gruppo “Legge Gelmini approvata: ora il referendum abrogativo” con 26.562 membri.
“Con l’approvazione del Decreto Gelmini da parte del Parlamento, afferma Roberto Fasoli, si è inferta una profonda ferita alla scuola italiana, colpendo in particolare la scuola primaria che oggi risulta essere tra le migliori in Europa. Inizia un percorso di tagli pesanti ispirato dal ministro Tremonti che si estenderà a tutti gli ordini di scuola, all’università, alla ricerca. Il Governo Berlusconi ha ignorato ogni ragionevole proposta di sospendere il decreto e aprire un vero tavolo di confronto tra le parti, visto che il decreto è stato predisposto senza alcuna discussione con il mondo della scuola, con le organizzazioni sindacali, con gli studenti e con le loro famiglie, con le associazioni."
"Il Governo criminalizza, continua Roberto, il movimento degli studenti che in modo serio e responsabile si è reso protagonista di una serie straordinaria di iniziative delle quali è da irresponsabili non tener conto. Oggi, a decreto approvato, è giusto e necessario mantenere l’iniziativa per bloccare gli altri interventi già preannunciati e per condizionare il Governo affinché riveda le sue posizioni, se necessario anche ricorrendo al referendum popolare."
"Sulla scuola e sull’università, conclude Roberto Fasoli, si gioca il futuro del nostro paese ed è necessario quindi un vero processo riformatore che riqualifichi la spesa e punti alla qualità del servizio. Il Partito Democratico ha avanzato precise proposte di merito. La straordinaria partecipazione alle manifestazioni del 30 ottobre dimostra, anche nella nostra regione, quanto diffusa sia la preoccupazione per il futuro della scuola e dell’università, tema sul quale il Governo sta incontrando un malcontento diffuso e responsabile da settori sempre più ampi della società."
I fondatori del Comitato lanciano un appello ai genitori, studenti e docenti invitandoli a partecipare alla vita del gruppo per affrontare insieme i problemi della Scuola e dell'Università e del futuro dei giovani studenti.
Manovra Gelmini

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