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martedì 31 marzo 2009

Commissione sicurezza 30 marzo

Brevi considerazioni sul documento sulla sicurezza della
III Circ.ne

(nella riunione del consiglio di circoscrizione del 30
marzo ,in seguito alle pressioni dei nostri consiglieri,il documento in
questione è stato ritirato !")


E' difficile concordare sul contenuto del documento
oggi in discussione che rappresenta l'applicazione in
ambito locale delle politiche di distrazione di massa
attuate a livello nazionale; come ho già avuto modo di
esplicitare, seppur con una diversa metafora, nel corso
delle riunione delle commissione sicurezza di venerdì, si
applicano i pannicelli caldi ad un malato che si assume
gravissimo, sottraendogli al contempo le cure salvavita;
tanto rumore, iniziative dannose, ma niente soldi alle
forze dell'ordine.
Questo Governo non è nemmeno in grado di impiegare
i dipendenti civili dell'Interno che già ci sono, per
liberare a costo zero migliaia di poliziotti dai compiti
amministrativi ed utilizzarli sul territorio.
Traendo spunto da recenti efferati episodi
criminosi chi oggi ci governa tanto in ambito locale
quanto nazionale ha ingenerato a soli fini elettoralistici
un diffuso stato di allarme tra tutta la cittadinanza ;
giunto al potere e dovendo porre in essere quanto promesso,
si è cimentato nel proporre soluzioni tali solo nella solo
nella sua mente, privando al contempo le forze dell'ordine
delle risorse indispensabili a gestire l'ordinario, come
ben riporta l'articolo di stampa già da me prodotto lo
scorso venerdì.
Le associazioni di liberi cittadini, così si
chiamano nel decreto legge di recente emanato, non le
vuole nessuno, in primis gli stessi operatori della
sicurezza; persino Bertolaso, il sottosegretario alla
protezione civile all'indomani del D.L. 11/09 ha firmato
una circolare per rimarcare, pur in presenza di univoche
disposizioni di legge in materia, il divieto assoluto di
utilizzare i volontari della protezione civile per la
costituzione delle ronde.
Addirittura i clochards stanno diventando una
minaccia per la collettività; saranno forse un po' brutti,
sporchi dipende, ma cattivi proprio no, visto che di norma
sono loro ad essere uccisi o se non addirittura bruciati
vivi.
Ma volendo limitarmi al documento proposto non
posso che evidenziare lo scarso respiro della proposta
approvata nella seduta del 27 u.s.:

Prostituzione di strada e non: a livello locale la
si può solo spostare da una zona all'altra senza nessuna
tutela aggiuntiva per la popolazione. Pensate a un progetto
di legge naz.le che ne garantisca il libero e dignitoso
esercizio in ambiti protetti, in grado di scongiurarne
matrici e contiguità criminose. Per contrastare queste
ultime, come dimostra anche l'articolo di stampa sull'arena
di giovedì, ci vogliono operatori di Polizia altamente
professionali e si ritorna quindi alla premessa;

Spaccio e consumo di stupefacenti: gli interventi
istituzionali sono già in atto da tempo e si stanno
rilevando molto più efficaci di iniziative estemporanee. I
grossi spacciatori si bloccano con l'intelligence, i
consumatori si dissuadono con campagne intelligenti, quali
ad esempio drugs on street; peraltro la droga la si compra
nelle discoteche e nei pubs; gli angoli bui sono ormai cosa
passata.

Rom e sinti:Se vi hanno fatto paura 30 famiglie
ROM, diteci qualcosa sul CIE a Verona; qui ci vuole
tantissima polizia e altro che ronde.

Immigrazione irregolare: la Bossi Fini l'avete
fatta voi, ed è tutt'ora vigente, che volete ancora? Gli
irregolari li producete voi consegnandoli ad un'infernale
macchina burocratica; i delinquenti rimangono liberi per le
magagne del sistema giudiziario, indipendentemente dal
colore della loro pelle.

Bar notturni: non trasformiamo Verona in una città
fantasma; penso che qualche controllo a tappeto sulle auto,
i motorini ed il tasso alcolico di coloro che bivaccano
rumorosamente nei pressi di tali ritrovi ne potrebbe
agevolare la naturale dispersione in tempi non lunghi..

Festa in rosso ( visto che di questa si parla):
Frequento le sagre, la feste dell'unità e anche quella in
rosso; è vero che non partecipo ad analoghe manifestazioni
di altra matrice, ma è altrettanto vero che non ho mai
raccolto firme per spostarle altrove o vietarle.
Posso solo dire che queste feste fanno tutte lo
stesso rumore essendo per tutte uguale il limite in
decibel tollerato dalla legge; libertà è anche capacità di
dismettere i propri egoismi a beneficio di momenti di vita
collettiva della più diversa natura. Scelga ciascuno di
noi quello che più gli aggrada, vivendo lasciando vivere.

Verona, lì 30 marzo 2009




Guido Ferrarese

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