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Venerdì 14 e 21 dalle 10.00 alle 12.00
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lunedì 9 novembre 2009
Le primarie del 25 ottobre 2009. La giornata di uno scrutatore (di Giovambattista Bossio)
Ma chi vuoi che venga a votare alle primarie del PD alle 7,00 di una domenica mattina. Invece ancora non avevamo allestito il gazebo che già due signori si sono presentati, per votare. Così presto? Dovevano prendere il treno alle 7,30. Allora? Non siamo neanche riusciti a prendere i loro dati in maniera comlpeta. Sono le prime due delle 769 persone che fino alle 20,00 sono venuti a votare.
Che gente strana. Questi due devono prendere il treno per andare chissà dove, e però prima vogliono votare alle primarie del PD. Mah! C’è ne di gente strana!
Poi con calma abbiamo finito di allestire il gazebo, ci siamo organizzati per benino,e ci siamo messi in attesa.
Poi è venuto quel signore anziano di Messina,: come alle primarie del 2007, Che come allora, trovandosi a Verona per curare la moglie, seguendo la prevista procedura, ha avvisato gli organizzatori che avrebbe voluto votare a Verona per il segretario del PD. Ed infatti la cosa mi era stata preannunciata per e-mail.
Ed infatti è venuto al seggio. E mi ha spiegato, il perché ed il percome. Io l’ho salutato, gli ho detto che ero stato informato di questa sua volontà. Mi ha fatto veder i fax che aveva inviato ai vari organizzatori, abbiamo scambiato qualche impressione; Ha votato e se ne è tornato dalla moglie malata.
Altra persona strana.
Ma come, questo sta a milleetrecento kilometri da casa, accanto alla moglie malata ricoverata all’ospedale di Verona, e va a pensare al segretario del PD per il quale vuole assolutamente esprimere la sua opinione.
Bah! La gente è veramente starna. Ma non aveva altro cui pensare?
Poi tutto tranquillo, ogni tanto veniva qualcuno, votava, se ne andava.
Ogni tanto guardavo davanti a me e vedevo che con il passare delle ore, con il sole che si alzava e che cominciava a scaldarci dopo le fredde ore della mattina, le persone aumentavano tanto che si stava formando un fila.
Ma guarda un po’. La gente non ha proprio niente di meglio da fare oggi. Una bella domenica di sole di fine Ottobre, uno dice me ne vado a spasso, a prendere un po’ di aria, fuori in città, in collina. Magari sono le ultime giornate di sole prima che venga l’inverno.
Non voglio proprio perdermi questa che potrebbe essere una delle ultime occasioni per fare una bella passeggiata all’aria aperta. Però prima viene al seggio. E la fila si allunga, arriva fino alla cancellata della scuola. E poi addirittura si piega. Ad un certo punto ci vogliono anche dieci quindici minuti per potere arrivare al gazebo e votare. Effettivamente, è una cosa un po’ strana. Tanto strana che una signora, appena uscita dalla messa, e che, non si mette in coda per votare, vedendo tutta quella gente in fila.passandomi accanto in modo che io possa sentirla dice: “Ma che succede qui; distribuiscono pastasciutta? La risposta mi viene immediata e spontanea, dal cuore più che dalla testa. Non c’ho dovuto pensare neanche un secondo. Ma no signora. Distribuiamo democrazia e partecipazione politica.”
Non ha replicato. E se ne andata. Un po’ perplessa; un po’ incuriosita. Anche lei avrà pensato che gente strana. Non ha proprio niente di meglio da fare. Forse era abituata a vedere le file la dove c’è qualcosa di concreto da prendere, appunto la pastasciutta. Forse non avrebbe mai pensato che si possa fare la fila per esprimere una propria idea. Di sicuro, non avrebbe mai pensato che per esprimerla, quella idea, addirittura quella gente era anche disposta a donare almeno due euro
Ad un certo punto Maria, Rosa e Pietro, che stavano al tavolo a registrare gli lettori, a rilasciare ricevute e distribuire le schede, hanno cominciato a dirmi che dovevamo fare qualcosa per sveltire la cosa altrimenti c’era il rischio che qualcuno, stanco di aspettare, se ne sarebbe andato. Certo c’era questo rischio. Ma che potevamo fare. Bisognava allestire un altro seggio. Ma questo non era possibile. Allora abbiamo iniziato anche un altro registro e mi sono messo a scrivere anch’io che fino ad allora avevo fatto l’assistente.
Poi c’è stato un po di calo nell’afflusso. Ne abbiamo approfittato per andare a mangiare qualcosa.
E poi via per la seconda parte della giornata.
Durante la quale ho visto tanta gente che veniva , si metteva in fila, compostamente, educatamente, senza mai un cenno di protesta, per la fila, senza mai una parola di troppo, senza mai un sgarbo, Gente sempre più strana. Come quegli anziani in carrozzella portati dia figli o dai badanti.
Ma tu pensa: Non stai neanche in piedi; appena riesci a muoverti, e comunque senza l’aiuto di qualcuno non riusciresti a fare neanche quello, e tu pensi a votare per il segretario del PD. Ma roba da matti.
Oppure quella vecchietta che dopo l’ennesima spiegazione del pur semplice meccanismo di voto, evidentemente spazientita per non avere ancora capito come si fa, sbotta un po’ e mi dice: “Insomma, io voglio votare per Franceschini, dove devo fare la croce?” dice mostrandomi il fac simile della scheda.. “Ma signora, cosa dice, il voto è segreto. Be! Insomma, almeno un po’ riservato”. Rassegnata, si apparta e vota.
Però una cosa davvero strana c’è stata. E bisogna che qualcuno la vada a dire al neo segretario.
E’ il paradosso di un PD che vuole essere “popolare”.
Tra tutta quella gente che stava in fila per votare, la stragrande maggioranza veniva dalle vie meno popolari del territorio assegnato al Seggio del Saval. Dalle vie dove abitavano i ceti più popolari nelle case dell’ATER e dell’AGEC proprio lì al Saval, non arrivava quasi nessuno.
E adesso chi glielo va a dire al neo segretario che il PD ha pochissimi riscontri tra i cosiddetti ceti popolari.?
Verona 26 ottobre 2009.
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1 commento:
In merito alla giuste coniderazioni fatte da Giovanni sono a ricordarVi che proprio agli inquilini delle case popolari (Agec e Ater) verranno cambiate le regole degli affitti e saranno operate delle vendite degli immobili.
A tale scopo e su questi temi avevo già fatto un volantinaggio in campagna elettorale (il risultato è stato che gli unici seggi del quartiere dove il PD è risultato il primo partito sono stati quelli dove avevano votato gli abitanti di quelle case).
Oggi mi sono impegnato, insieme ad altri, a dare un seguito a tale volantinaggio ed è stata organizzato un incontro, come Partito Democratico, per il giorno 20/11/2009 alle ore 20.30 presso la sala delle sede ATER a San Zeno.
Saranno presenti il Presidente Ater, il Cons. Regionale Franco Bonfante, i rappresentanti dei Sindacati Inquilini.
A presto farò pervenire il volantino che, come già organizzato, sarà distribuito Venerdì pomeriggio e Sabato Mattina nelle cassette della posta delle case popolari presenti nel nostro quartiere.
E' una buona occasione per dare una mano!!!
Chi vuole contatti Federico e può dare la propria disponibilità.
Cordiali Saluti
Antonio Ramella
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