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giovedì 19 novembre 2009

Riflessione sul crocefisso (di Giorgio Di Filippo)


“Veramente costui era figlio di Dio” è l’ultima frase pronunciata, da chi
rappresentava l’umanità (il Centurione) davanti alla croce.
Le “vere” croci quotidiane, che nel nostro cammino incontriamo, non sono
certo, a mio modesto parere, quelle appese su una parete.
Le croci dell’uomo che chiede accoglienza, giustizia, che chiede una risposta
da noi al suo grido d’aiuto, penso che non abbiano bisogno di un voto.
La frase quindi, pronunciata non da un cristiano, dovrebbe essere portata a
modificazione dei nostri cuori e nelle nostre coscienze, in “Veramente questi
uomini sono figli di DIO”. Ma questo non diverrebbe solo un semplice si o no!
Così come quattro anni fa, quando rivestivo una carica pubblica durante la
votazione su questa”problematica” ho abbandonato l’assemblea non partecipando
alla votazione, così in caso di referendum non parteciperò a questa espressione
di volontà.
Se questa croce fosse solo “un simbolo della nostra cultura”, del nostro
cammino di questi 2000 anni, come società, e forse soprattutto come cristiani,
sarebbe molto difficoltoso dire che la nostra fede è questo simbolo. La croce
diventa “vera” se diventa aiuto per il nostro cammino di fedeli, nel farci
maturare un nuovo atteggiamento che ci aiuti a testimoniare che, per il nostro
credere, il nostro riferimento è la Resurrezione. Ma qui entrerebbe in gioco il
nostro stile di vita: crediamo che ogni uomo abbia la possibilità di risorgere
sempre dalle croci delle sofferenze, dalle croci dell’abbandono, dalle croci
della solitudine, dalle croci degli errori? Crediamo che le nostre scelte
quotidiane possano diventare resurrezione giornaliera per chi aspetta da noi
non un voto ma una scelta di vita che gli permetta di riuscire a risorgere,
oggi, in questo momento e dire anche lui, con il nostro aiuto: “Veramente,
TUTTI QUESTI UOMINI sono figli di DIO!”,perché ogni uomo non sia tollerato, ma
accolto!

Quattro anni la Circoscrzione ha poi deliberato di comprare 15 Crocefissi e prima di appenderli alle pareti di farli benedire.

Il sabato mattina alla cerimonia di benedizione (... Anche su questa parola si dovrebbe riflettere un pò) ci siamo trovati solo in tre:

CHI AVEVA VOTATO PER IL CROCEFISSO E LA SUA BENEDIZIONE ERA ASSENTE!!!!

MA TANTE': AI VERONSEI QUESTE COSE NON GLIE NE PUO' FREGAR DI MENO!!!

Un saluto a tutti, ricordando che come il mondo non ha bisogno di idee sulla bontà, perchè ha bisogno di atti di bontà,

così uno Stato non ha bisogno del valore della legalità, ma ha bisogno di atti di legalità!

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