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venerdì 8 ottobre 2010

L’A22: «La terza corsia non si tocca Palazzo Barbieri sposti il passante»

VERONA — L’Autobrennero è pronta a rivedere il progetto della terza corsia nel tratto riguardante la discarica Ca’ Nova, ma la parte che interferisce con il tracciato del traforo non si tocca: «La legge assegna la precedenza alle strade esistenti, è il Passante che deve spostarsi verso nordest». Così si legge nel documento ufficiale dell’ente inviato dall'amministratore delegato Paolo Duiella all'assessore all'ambiente del Comune Federico Sboarina, al dirigente del settore Andrea Bombieri, al presidente della quarta commissione Marco Comencini e a Giuseppe Simone, presidente della quarta circoscrizione. Una decina di pagine in cui vengono formalizzate nove controdeduzioni ad altrettante osservazioni presentate dal Comune (più due del «parlamentino» di Santa Lucia e Madonna di Dossobuono), con cui la giunta ha motivato il suo parere negativo all'ampliamento dell'A22. Tre in primis i punti su cui il Comune ha preteso chiarezza: l'interferenza della terza corsia con il tracciato del traforo in località Binelunghe, quella con la discarica comunale e l'assenza di compensazioni a fronte di un nuovo carico di traffico per il territorio veronese, quantificate in una cifra pari ad almeno il 2 per cento del costo dei lavori. Ma se su molti aspetti l'autostrada apre, sul traforo la risposta è secca: il progetto dell'A22, in quel punto, non si sposterà di un centimetro.

L'ad Duiella spiega che l'autostrada «esercita fin dall'epoca della sua costruzione un vincolo su tutte le aree attigue fino a 60 metri dalla recinzione», vincolo dettato allo scopo di un potenziamento dell'infrastruttura, di interesse nazionale, «recepito del resto anche nel Prg del Comune di Verona». In quest'ottica, aggiunge, è stato elaborato il progetto della terza corsia, in fase definitiva e oggetto del Via. Quello riguardante l'anello circonvallatorio nord, osserva Duiella, non solo è in fase preliminare e dunque meno approfondito, ma prevedendo l'utilizzo di aree autostradali dovrà comunque essere oggetto di un accordo. «In ogni caso - rimarca - non sarà possibile utilizzare porzioni di proprietà interessanti l'arteria autostradale stessa». La soluzione suggerita dall'Autobrennero? Spostare verso nordest l'asse del traforo denominato «svincolo tangenziale ovest», in località Binelunghe, «visto che sul lato opposto non esistono vincoli particolari». Nessun problema per la discarica, su cui l'autostrada si dice disposta a verificare la possibilità di alternativa», ad esempio con lo spostamento della piazzola di sosta prevista a nord. Sull'ipotesi di fissare cifre a compensazione dell'inquinamento, la risposta è negativa: «Non ci sono leggi che fissano importi minimi.

Le linee guida invitano a concentrare gli sforzi sulla mitigazione diretta degli impatti». E cioè piante, barriere antirumore, mappature acustiche, su cui vengono forniti dettagli e rassicurazioni in risposta alle altre osservazioni. Lo sforzo ad andare incontro alle richieste del Comune, conclude Duiella, c'è ed è palese. Ora spetta a Palazzo Barbieri fare la sua parte: «Accolga la nostra istanza di trasformare il parere negativo in positivo, pur mantenendo ferme le prescrizioni». Il Comune per ora non si sbilancia: «Gli uffici tecnici stanno esaminando attentamente le contrododeduzioni e prepareranno una risposta punto per punto - anticipa Comencini -. Martedì prossimo ne discuteremo con i consiglieri in commissione e vedremo se è possibile trovare la quadra: comprensibile l'urgenza dell'autostrada, ma le esigenze dei nostri territori vanno salvaguardate».

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