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martedì 18 giugno 2013

E' questa la "tutela del territorio" ?


VALEGGIO. Il tratto che va dal paese a Borghetto deturpato da un´iniziativa che provoca un impatto visivo devastante
Tagliate le piante sulla strada
Proteste: «Addio paesaggio»
Alessandro Foroni
Privato risponde con la motosega a una richiesta del Comune che riteneva gli alberi pericolosi «Ma ha sbagliato l´intervento»
I tronchi rimasti delle piante tagliate sulla strada che da Valeggio porta a Borghetto FOTO PECORA| Una vista dall´alto dell´area verde senza piante
Sta scatenando una valanga di reazioni il taglio indiscriminato di piante in un boschetto situato sulla destra della strada che da Valeggio scende a Borghetto, davanti al parco comunale. Per tanti cittadini è solo l´ultimo di una serie di interventi che negli anni stanno depauperando il patrimonio di verde del territorio. L´impatto sul paesaggio è evidente e colpisce tutti coloro che si dirigono verso uno dei borghi medievali più visitati d´Italia, ma anche chi vive sul posto e non si capacita di un intervento così devastante. Così, subito dopo la pubblicazione di un video che documenta lo scempio ambientale sulla bacheca del seguito gruppo facebook «Abitare a Valeggio sul Mincio» e la successiva pubblicazione su You tube (col titolo «Video piante tagliate»), i commenti si sono moltiplicati.
Alcuni hanno messo in rilievo come quella strada sia la più bella per entrare a Valeggio ed ora visivamente si subisce un colpo al cuore, altri come il taglio indiscriminato rischi di mobilizzare la scarpata, mentre qualcuno ha ipotizzato che l´intervento, realizzato intorno a metà maggio, fosse stato effettuato in vista del passaggio del Giro d´Italia. «Non so», dichiara Fabrizio Gagliardi, del gruppo etico-territoriale «El morar», «se qualcuno abbia autorizzato un intervento così drastico come quello che è visibile sulla strada per Borghetto, ma ho seri dubbi che rispetti i vincoli posti dal Pat e soprattutto la normativa di tutela del paesaggio. Prima ancora del Codice dei beni culturali e del paesaggio la zona fa parte di quelle vincolate con un decreto ministeriale del 7 giugno 1974».
Gagliardi sottolinea poi come quest´ultimo intervento arrivi buon ultimo dopo una lunga serie di tagli o di espianti come quelli che hanno visto sparire negli anni altre piante particolarmente significative per i valeggiani, dal viale degli ippocastani in via Mazzini ad alcune piante del parco della rimembranza, legate ai caduti nelle varie guerre, dai pini vicino a Borghetto ad altre zone del centro storico. «Spesso il motivo è una malattia della pianta», continua Gagliardi, «ma nessuno si preoccupa di reimpiantare qualche altra essenza e questo è sempre più sentito come un´esigenza, così come è stato fatto con viale Guastalla, tra Sommacampagna e Sona, dove le piante abbattute sono state poi sostituite». Nicola Cordioli, consigliere di «Valeggio anch´io», dopo aver chiesto agli uffici comunali competenti se fossero state rilasciate autorizzazioni, invita ad un cambiamento sostanziale: «Per tutelare le piante importanti per i cittadini e anche per i turisti c´è urgente bisogno che il Comune si doti di un piano del verde. Così si darebbero anche consigli utili ai cittadini che dovessero effettuare dei tagli mirati». Quello che invece si dovrebbe scongiurare è la capitozzatura, il taglio indiscriminato della pianta che la fa deperire, crea rischi e rovina il paesaggio. «Bisogna evitarla e, se non si ha un esperto cui chiedere consiglio», sostiene Silvano Miglioranzo, vivaista, «si può chiedere alla forestale o, qualora abbiano le competenze, agli uffici comunali». Paradossalmente, a mettere in moto il privato che ha fatto tagliare le piante sulla strada per Borghetto, è stata una richiesta del Comune. «Nei mesi invernali avevamo fatto presente al privato», conferma l´assessore Andrea Molinari, «che alcune piante s´estendevano pericolosamente verso la strada provinciale 28, soprattutto nella parte un po´ più sopra a dove è stato effettuato il taglio incriminato. Nessuno di noi immaginava un risultato così d´impatto e, tra l´altro, il problema permane perché ci riferivamo ad altre piante che ora raccomanderemo di tagliare in modo corretto, forse in autunno. La polizia municipale è intervenuta solo dopo, per documentare i tagli. Il Giro d´Italia non c´entra».

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