Si litigano gli spazi comunali, implorano quelli parrocchiali. C'è agitazione, tra gli anziani della città, a causa della recente nuova assegnazione dei centri pubblici in cui essi conducono le proprie attività di volontariato e svago. Due casi in particolare stanno infiammando le discussioni, tanto da procurare grattacapi nelle circoscrizioni e a Palazzo Barbieri. Il Cyber club di Parona - onlus con un centinaio di aderenti dedita all'alfabetizzazione informatica dei nonni - non se ne vuole andare dal centro comunale di Largo Stazione Vecchia 16, affidato per la prima volta dopo dieci anni a un'altra associazione, l'Auser. E il Gruppo anziani del Saval, con circa sessanta iscritti, è stato «sfrattato» dalla sede in via Marin Faliero 79 (anch'essa destinata ad accogliere nuovi inquilini) e da settimane è alla ricerca di una dimora alternativa. In entrambi i casi, le associazioni rischiano di ritrovarsi senza casa dove chiacchierare e giocare a carte, come nel caso del Gruppo anziani del Saval, o imparare a usare il computer e internet, come ha fatto il Cyber club. Potranno sembrare attività sopprimibili senza tanti scrupoli di coscienza. Ma occorre ricordarsi che, in una città sempre più vecchia, gli ultrasettantenni sono 46.405, il 19% della popolazione. Una massa che reclama spazi d'incontro, spesso unica alternativa alla solitudine. PARONA. «Bastava sedersi a un tavolo e trovare una condivisione d'intenti. Ora chiederò una dettagliata informativa sul caso del Cyber club di Parona». Alberto Bozza, consigliere del Pdl in seconda circoscrizione, vuole far luce sui motivi che hanno portato il Comune a togliere ai nonni informatici gli spazi di Largo Stazione Vecchia. «Niente da dire sull'Auser, la onlus che subentrerà. Però al Cyber club spettava un trattamento di riconoscenza per aver dato vita, nei locali comunali, a un'originale attività con cui si era riusciti anche a gettare un ponte tra generazioni, coinvolgendo gli studenti», continua Bozza. «Non condivido il comportamento della maggioranza, che dopo aver chiuso il centro anziani di Borgo Trento, rischia di porre fine anche all'esperienza del Cyber club. Spero si lavorerà affinché l'associazione uscente e quella entrante possano convivere negli spazi di Parona». SAVAL. L'epopea dei nonni migranti. Da quando il Gruppo anziani del Saval ha ricevuto l'ordine di lasciare la sede utilizzata da anni, ha tentato inutilmente di accasarsi in qualche spazio nelle vicinanze. Ma ha ricevuto diversi «no», come spiega il capogruppo del Pd in terza circoscrizione, Federico Benini: «Sia la parrocchia del Saval sia l'associazione Ancora, per diverse ragioni, non possono ospitare gli anziani. I quali, nel frattempo, hanno già dovuto liberare la precedente sede». Dove andranno? La ricerca è affannosa. «Pare che al Saval, il quartiere più popoloso dell'ovest cittadino, abitato da molte persone di una certa età, non vi sia alcuna alternativa», risponde Benini. «Sarà il terzo circolo del Pd, ai Navigatori, a ospitarli fino a quando non potranno sistemarsi nell'unico locale che sembra libero al momento, in Borgo Nuovo. Tuttavia», conclude il consigliere, «urge una riflessione del Comune sugli spazi dedicati alle fasce più deboli della popolazione, soprattutto nei quartieri-dormitorio». L.CO.
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Sabato 1, 8, 15, 22, 29 ottobre dalle 9.30 alle 12.30
Saval:
Venerdì 14 e 21 dalle 10.00 alle 12.00
Venerdì 14 e 21 dalle 10.00 alle 12.00
sabato 9 novembre 2013
Anziani sul piede di guerra nella battaglia degli spazi
Si litigano gli spazi comunali, implorano quelli parrocchiali. C'è agitazione, tra gli anziani della città, a causa della recente nuova assegnazione dei centri pubblici in cui essi conducono le proprie attività di volontariato e svago. Due casi in particolare stanno infiammando le discussioni, tanto da procurare grattacapi nelle circoscrizioni e a Palazzo Barbieri. Il Cyber club di Parona - onlus con un centinaio di aderenti dedita all'alfabetizzazione informatica dei nonni - non se ne vuole andare dal centro comunale di Largo Stazione Vecchia 16, affidato per la prima volta dopo dieci anni a un'altra associazione, l'Auser. E il Gruppo anziani del Saval, con circa sessanta iscritti, è stato «sfrattato» dalla sede in via Marin Faliero 79 (anch'essa destinata ad accogliere nuovi inquilini) e da settimane è alla ricerca di una dimora alternativa. In entrambi i casi, le associazioni rischiano di ritrovarsi senza casa dove chiacchierare e giocare a carte, come nel caso del Gruppo anziani del Saval, o imparare a usare il computer e internet, come ha fatto il Cyber club. Potranno sembrare attività sopprimibili senza tanti scrupoli di coscienza. Ma occorre ricordarsi che, in una città sempre più vecchia, gli ultrasettantenni sono 46.405, il 19% della popolazione. Una massa che reclama spazi d'incontro, spesso unica alternativa alla solitudine. PARONA. «Bastava sedersi a un tavolo e trovare una condivisione d'intenti. Ora chiederò una dettagliata informativa sul caso del Cyber club di Parona». Alberto Bozza, consigliere del Pdl in seconda circoscrizione, vuole far luce sui motivi che hanno portato il Comune a togliere ai nonni informatici gli spazi di Largo Stazione Vecchia. «Niente da dire sull'Auser, la onlus che subentrerà. Però al Cyber club spettava un trattamento di riconoscenza per aver dato vita, nei locali comunali, a un'originale attività con cui si era riusciti anche a gettare un ponte tra generazioni, coinvolgendo gli studenti», continua Bozza. «Non condivido il comportamento della maggioranza, che dopo aver chiuso il centro anziani di Borgo Trento, rischia di porre fine anche all'esperienza del Cyber club. Spero si lavorerà affinché l'associazione uscente e quella entrante possano convivere negli spazi di Parona». SAVAL. L'epopea dei nonni migranti. Da quando il Gruppo anziani del Saval ha ricevuto l'ordine di lasciare la sede utilizzata da anni, ha tentato inutilmente di accasarsi in qualche spazio nelle vicinanze. Ma ha ricevuto diversi «no», come spiega il capogruppo del Pd in terza circoscrizione, Federico Benini: «Sia la parrocchia del Saval sia l'associazione Ancora, per diverse ragioni, non possono ospitare gli anziani. I quali, nel frattempo, hanno già dovuto liberare la precedente sede». Dove andranno? La ricerca è affannosa. «Pare che al Saval, il quartiere più popoloso dell'ovest cittadino, abitato da molte persone di una certa età, non vi sia alcuna alternativa», risponde Benini. «Sarà il terzo circolo del Pd, ai Navigatori, a ospitarli fino a quando non potranno sistemarsi nell'unico locale che sembra libero al momento, in Borgo Nuovo. Tuttavia», conclude il consigliere, «urge una riflessione del Comune sugli spazi dedicati alle fasce più deboli della popolazione, soprattutto nei quartieri-dormitorio». L.CO.
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