Per capire i fenomeni sociali occorre quasi sempre andare a ritroso nel tempo , pertanto , superato il primo ”uffa” , forse un po’ di interesse penso si possa trovare nelle righe seguenti . Circa trent’anni fa esistevano in Italia più di centomila negozi di genere alimentari , un sistema distributivo arcaico e polverizzato , che non poteva offrire prezzi competitivi e assortimenti adeguati ai tempi moderni , ci dicevano .
Cominciarono così a nascere i primi supermercati , subito incalzati da ipermercati e centri commerciali : offerte speciali , assortimenti vasti , con novità continue e allestimenti sempre più accattivanti !
E cominciarono a morire i piccoli negozi , quelli della”siora Maria” per intenderci ; oggi ne restano meno di un terzo concentrati nei piccolissimi centri , soprattutto al sud . Poiché si trattava prevalentemente di conduzioni familiari ed il processo si sviluppò lentamente , riassorbire più di 200.000 lavoratori non fu difficilissimo , ma chi visse il fenomeno sulla propria pelle forse avrebbe qualche rimostranza da fare .
Così , sull’esempio della Francia , leader mondiale del settore , cominciammo ad avere anche noi sempre più gigantesche strutture , per lo più collocate in periferia o fuori città , dove si và in auto, all’andata vuota , al ritorno colma di tutto quello che può servire alla famiglia moderna , a volte c’è anche parecchio superfluo , ma è la modernità che avanza .
Oggi non possiamo più acquistare due lampadine e mezzo chilo di pomodori , che necessitano urgenti , dobbiamo diligentemente preparare un listone , salire in auto , farci i nostri 5-10 chilometri e la fila per il parcheggio , perdere due-tre ore , lavorare per riempire il carrello , svuotare il carrello sul nastro della cassa , riempire le sporte , pardon Shoppers , caricarle in auto , portarle in casa e sistemare il tutto . nella dispensa , nel frigorifero, nel freezer , in cantina . Ma chissà che bel risparmio! Se ci fosse ancora la siora Maria , da lei di sicuro spendevo il doppio !
Certo il comune o la provincia hanno dovuto modificare la viabilità , abbiamo prodotto un bel po’ di smog con la nostra auto , che tra una cosa e l’altra ( carburante , costo iniziale , manutenzioni ) costa esageratamente cara , un esercito di piccoli commercianti si è dovuto riciclare sul mercato del lavoro , la nostra cara zia , che non ha l’automobile , ogni tanto dobbiamo accompagnarla , perché anche lei deve far la spesa . A proposito e gli anziani che non hanno parenti disponibili come se la sbrogliano ? Autobus per i centri commerciali non ce ne sono ,boh , qualcuno ci penserà ! forse i servizi sociali del comune , tanto sennò cosa fanno ?
I piccoli commercianti si sono forse riciclati , chi gli aveva dato in locazione il negozio comincia ad attaccare speranzoso il cartello “affittasi “sulle vetrine , il falegname , l’elettricista , il frigorista di lavoro ne hanno sempre ( è sperabile …) .Mi domando come mai queste categorie abbiano sempre votato centro-destra …..non è che hanno equivocato il termine “conservatore” ? magari pensavano che i partiti di destra gli avrebbero “conservato” il lavoro , ma non avevano fatto i conti con il MERCATO !
Chissà perché da un po’ di tempo non se ne parla più di questo Mercato , che sia perché”globalizzato”piace meno ?
Intanto a noi , collettività , restano i costi sociali , da pagare con mancata riduzione delle tasse , salari e pensioni sempre più inadeguati , aria irrespirabile .
Ma abbiamo tanti bei centri commerciali , l’imbarazzo della scelta è il nostro nuovo problema !
Lorenzo Dalai
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