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giovedì 28 agosto 2008

Verona e Bussolengo

Qualche anno fa assistetti ad un incontro su “Verona Metropolitana”. Molti Sindaci della zona di Verona erano presenti. Discutevano su quale città scegliere come modello di sviluppo per Verona. Hanno scartato Parigi e Londra, troppo grandi. Anche Berlino fu scartata, troppo moderna. Infine decisero che il modello di sviluppo ideale per Verona sarebbe stata la città di Barcellona.

Qualche mese fa vidi, in un giornale locale, un fotomontaggio di una proposta di intervento edilizio nella zone delle ex-cartiere di Verona: due torri alte 25 piani ognuna. In quel momento capii quale fosse la città scelta come modello di sviluppo per Verona. Non Parigi né Londra. Non Berlino ma neanche Barcellona. La città scelta come modello di sviluppo per Verona fu … Bussolengo.



Però Verona, essendo più importante, fa le cose ancora più in grande. Mentre Bussolengo ha eretto un solo monumento all’hubris locale, Verona ne avrebbe due (forse per simboleggiare i due poli promotori della faccenda). E mentre Bussolengo ha scelto, dalla cartella colori Settebello, un colore Rosa Passione un po’ volgare, Verona avrebbe scelto un bluette Amore Mentolato molto più sofisticato.



Per quanto riguarda il rapporto tra intervento nuovo e contesto esistente beh, si sa, a Verona l’Urbanistica non è scienza ma arte. Il rapporto, infatti, scavalca il contesto immediato per mettersi in relazione formale addirittura con la Torre dei Lamberti.



Purtroppo sarà anche vero!



Michael Lake

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