I nostri banchetti nei mercati

Stadio:
Sabato 1, 8, 15, 22, 29 ottobre dalle 9.30 alle 12.30
Saval:
Venerdì 14 e 21 dalle 10.00 alle 12.00

giovedì 12 febbraio 2009

Ora basta davvero!

La Giunta Tosi ha messo a bilancio 120 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo stadio .

Si prevede la S-vendita del Bentegodi, al cui posto sorgeranno palazzi con uffici e negozi ( un vero e proprio Centro Commerciale ) .
Il nuovo stadio sorgerebbe alla Spianà !
Addio parco, ancora più traffico e lo stadio, con tutti i problemi connessi, ancora lì vicino a limitare il quartiere.

A chi giova questa operazione ?

Sicuramente ai proprietari dei terreni siti alla Spianà, che anzichè di aree verdi si troverebbero in possesso di aree edificabili; sicuramente agli immobiliaristi interessati all’acquisto dell’Hellas Verona; sicuramente ai costruttori che tra demolizioni e ricostruzioni trarrebbero un enorme guadagno !

Ma l’interesse dei cittadini veronesi ed in particolare di quelli che abitano in questa zona qual è ?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per la realizzazione del nuovo stadio siamo preoccupati anche noi cittadini di Corso Milano, perchè dal punto di vista viabilistico vorremmo capire come si pensa di gestire la viabilità tutt'attorno! Non da meno ci sembra preoccupante la ricaduta sulle attività commerciali medio/piccole della zona! Si parla infatti di concedere spazi a "centri commerciali"? Su questo punto bisogna che l'Amministrazione esponga con CHIAREZZA e in fretta le proprie intenzioni perchè i risvolti interessano non solo i residenti ma anche chi da anni lavora sul territorio e potrebbe ritrovarsi a dover fare i conti con nuova concorrenza....che di questi tempi potrebbe rivelarsi "la mazzata finale"! insomma ci domandiamo E' PROPRIO NECESSARIA QUESTA OPERAZIONE? NON SI PUO' TROVARE UN MODO DIVERSO DI COINVOLGERE I PRIVATI SENZA CEDERE A "CERTE LOGICHE"? Davvero il Nuovo Stadio è una priorità per i cittadini veronesi? IO FAREI COSI': per non saper nè leggere nè scrivere, lo chiederei direttamente alla popolazione! A Barcellona l'hanno fatto per alcune infrastrutture, in sostanza, si fa un "referendum popolare" sotto forma di questionario che va distribuito alla cittadinanza, e poi si decide...Si chiama DEMOCRAZIA PARTECIPATA, non ci si basa solo ed esclusivamente sulla percentuale di voto ottenuto alle elezioni MA SI CAMMINA INSIEME!
Elena Giacomin
pres.Comitato Viviamo Corso Milano