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mercoledì 14 ottobre 2009
Comunicato stampa aeroporto Catullo
AEROPORTO VALERIO CATULLO
L'OPPORTUNITA' INSOSTITUIBILE
I problemi dell’Aeroporto Catullo non sono solo quelli legati alle alleanze. L situazioni meritevoli di un serio approfondimento sono:
PASSAGGIO DA AEROPORTO MILITARE A CIVILE CON CONSEGUENTE RUOLO SUL CONTROLLO DEI VOLI DA PARTE DELL'ENAV: L'effettivo passaggio del controllo traffico all’ENAV e’ previsto per il prossimo mese di gennaio. I passaggio può essere reso difficoltoso anche dal fatto che gli standard operativi seguiti dai controllori dell'A.M. sono diversi da quelli richiesti dall'ENAV. E' possibile superarli attraverso un cospicuo investimento di risorse economiche allo stato non garantite dai soci.
E' il governo che deve farsi carico dell'investimento necessario in ragione dell'importanza che l'Aeroporto veronese ha acquisito nel sistema degli scali nazionali.
Il Presidente dell'ENAC ha proposto di voler impiegare l'avanzo di gestione dell'Ente per metterlo a disposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché congiuntamente con il Ministero della Difesa e dell'Economia e Finanze, vengano accelerate le procedure relative al passaggio da militare a civile del Catullo. Sembra quasi che il termine previsto per gennaio non possa essere garantito. I soci veronesi si attivino presso il Governo per individuare mirate risorse e favoriscano la soluzione proposta dal Presidente dell'ENAC.
MANCANZA DELLA PREVISTA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE: Come è noto lo scalo aeroportuale manca della prevista V.I.A.. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha già richiesto il relativo documento nel febbraio del 2008.
L'assenza della V.I.A. è un limite per lo sviluppo in sicurezza del traffico aereo e va risolta nel più breve tempo possibile.
E' necessario l'intervento dei soci affinché siano rimossi tutti gli ostacoli che impediscono la redazione della Valutazione. Ed è altrettanto necessario che la Società di gestione produca la V.I.A. al fine di garantire il raggiungimento degli standard di qualità richiesti per uno scalo come il Catullo di fatto impediti in mancanza della prevista e obbligatoria Valutazione.
DECOLLI/ATTERRAGGI SUI CENTRI ABITATI DI VERONA E VILLAFRANCA: Nonostante gli impegni assunti nel tempo, è tuttora in essere il fenomeno dei decolli degli aeromobili sulla città di Verona.
Essendo vietati, i decolli sulla città capoluogo sono sanzionabili e si possono controllare attraverso l'installazione di appositi rilevatori fonometrici al suolo in grado di rilevare gli elementi fondamentali per sostenere l'elevazione della sanzione prevista.
Ad oggi, però, i rilevatori in questione non sono presenti, nè risulta che saranno a breve acquistati e installati.
La Società di gestione deve provvedere a risolvere nel brevissimo periodo un problema che inficia lo sviluppo dello scalo. L'assenza di una previsione di spesa specifica e degli adempimenti conseguenti nel piano di rilancio alla base dell'aumento di capitale per 40 milioni di euro non è accettabile.
IMPIEGO STABILE E CONTINUATIVO DI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO E DELLE COOPERATIVE DI SERVIZIO E LAVORO: Allo stato viene impiegato personale prevalentemente stagionale, sia in inverno che in estate. A seguito di alcuni rinnovi consecutivi, il medesimo non viene confermato a favore di nuove stagionalita’. In pratica si realizza una precarizzazione selvaggia del lavoro. Inoltre, la maggior parte delle operazioni sul piazzale vengono svolte da cooperative.
A tal proposito, i soci veronesi, in condivisione con i sindacati, devono formare un tavolo di confronto volto alla stabilizzazione del personale “precario” da favorire nei limiti delle conosciute potenzialità del Catullo in modo da ridurre allo stretto necessario il ricorso a personale non stabilizzato.
METROPOLITANA DI SUPERFICIE CON COLLEGAMENTO PER VERONA: L'Aeroporto deve essere collegato con Verona con la linea ferroviaria Verona-Mantova. L'ipotesi progettuale in campo, redatta da RFI, è in grado di soddisfare l'esigenza. E, pur tuttavia, va rivista la parte relativa ai parcheggi in prossimità della fermata presso l'Aeroporto. Non è pensabile che la stazione prevista sia servita da un numero così limitato di parcheggi rispetto alle esigenze reali di uno scalo in fase di sviluppo.
Vanno rimossi, pertanto, tutti gli ostacoli che ad oggi non consentono sia la previsione dei finanziamenti che l'attuazione materiale del progetto.
CASELLO AUTOSTRADALE DEDICATO: La proposta di realizzare un casello sull'Autobrennero in prossimità dell'aeroporto, così come conosciuta nell'ultimo progetto preliminare presentato dall'A/22 (nessuno scarico di auto sulla viabilità locale), appare in grado di qualificare lo scalo con un collegamento diretto con le grandi vie di comunicazioni autostradali.
LIBERALIZZAZIONE ASSISTENZA HANDLING: E’ prevista per il prossimo anno e potrebbe avere, tra le conseguenze, la riduzione di personale o condizioni di contratto meno favorevoli delle attuali. In merito, non si conoscono le strategie della Società di Gestione. Occorre, invece, aprire un capitolo specifico al fine di valutare tutti gli effetti della liberalizzazione in questione e decidere, in netto anticipo, come affrontarli.
ALLEANZE STRATEGICHE: Lo scalo bresciano registra una preoccupante negatività che ha un peso consistente sui bilanci del Catullo. Le istituzioni di quella realtà territoriale hanno manifestato piu’ volte la volonta’ di comprare lo scalo per gestirlo in proprio.
Occorre una politica di rilancio dello scalo, che può avvenire anche attraverso:
a. la riduzione della quota di Verona al di sotto del 50%;
b. l'ingresso, con una quota paritaria, di capitale bresciano a patto che:
• i nuovi soci garantiscano che consolidati traffici commerciali oggi in essere da e per quella provincia o comunque gestiti dall'imprenditoria bresciana anche se diretti altrove, siano spostati dai tradizionali canali utilizzati verso i vettori aerei e, quindi, a favore dello scalo di Montichiari;
• vi sia un accordo sul piano industriale di rilancio e le conseguenti alleanze strategiche future;
c. la vendita delle quote restanti a Enti pubblici (Trento e Mantova) in modo da determinarne il pieno ed equilibrato coinvolgimento.
GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE PARTITO DEMOCRATICO
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