Condividiamo quanto detto dal segretario nazionale Bersani sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo: ''su questioni delicate qualche volta il buon senso finisce di essere vittima del diritto. Io penso che antiche tradizioni come quella del crocifisso non possano essere offensive per nessuno''. Pertanto non riteniamo che tale simbolo vada tolto da quei luoghi dove è già posto.
Tuttavia in queste settimane siamo indignati per la strumentalizzazione in corso ad opera di varie forze politiche locali a questo proposito.
Il crocifisso rappresenta il dono supremo, l’apertura all’altro, persino il perdono del male compiuto e in nessun modo va visto come strumento discriminatorio: per cui non può essere usato come elemento di lotta politica.
Siamo contrari a questo atteggiamento ipocrita di difendere questo simbolo a parole, mentre nel concreto dell’azione politica e amministrativa operare contro tutte quelle persone che, non per loro responsabilità, si trovano in situazione di disagio o difficoltà.
Siamo contrari inoltre che a persona non autorevole da tale punto di vista come il nostro sindaco, condannato in via definitiva per razzismo e mai pentito del comportamento in merito, venga affidato l’incarico di tutela di un simbolo che vuole essere universale non di parte, a favore di tutti, mai contro qualcuno.
Pertanto per evitare di contribuire alla strumentalizzazione in corso il PD veronese ritiene opportuno non partecipare al voto in tutte le sedi amministrative in cui si discuteranno simili O.D.G. .
Partito Democratico Comune di Verona
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