
Visto che l'argomento continua ad essere di attualità sui media, mi vedo costretto ad intervenire per cercare di chiarire alcuni aspetti non ben evidenziati negli articoli dei giorni scorsi.
La paternità della pianificazione e del finanziamento della sistemazione di Corso Milano appartiene alla passata amministrazione che aveva avviato anche le procedure degli espropri, essenziali per poter completare le opere previste. Di suo questa Giunta ha aggiunto alcune varianti, tra cui l'idea perniciosa di prevedere la strada a quattro corsie.
Tengo a ricordare che quando si rifesce il ponte sul Canale Camuzzoni i tempi furono certi, il lavoro consegnato con largo anticipo e la viabilità alternativa studiata in modo da arrecare al massimo gli inevitabili disagi. Nonostante questo gli stessi che oggi governano la città scatenarono un putiferio, facendo della bassa demagogia, raccogliendo firme, inviando comunicati stampa con ogni sorta di fantasiose accuse, ecc.
Oltre un due anni fa i Consiglieri di Circoscrizione del Partito Democratico presentarono una serie di misure, studiate da tecnici del settore, non fantasiose ipotesi come mi è capitato di leggere, per alleggerire la pressione di traffico sul corso stesso, ovvero l'allargamento di via Bacilieri, in modo da dirottare una parte del flusso verso via Ferrari e l'innesto della bretella di collegamento con Verona Nord, con una segnaletica chiara ed efficace; anche l'idea di prolungare via Pitagora, con la realizzazione di un ponte sul canale per collegarla con via Da Mosto, poteva servire allo scopo. Ma se per via Bacilieri il costo era praticamente pari a zero, l'ipotesi del ponte era sicuramente molto onerosa.
Per non sbagliare l'assessore competente le scartò entrambe a priori.
Allora non si poteva programmare meglio la cadenza dei lavori ? Faccio notare che sono partiti con un anno di ritardo sul previsto, non ci sono tempi certi sulla loro conclusione, la segnaletica per indicare percorsi alternativi non è stata mai posizionata, a meno che quei due cartelli “buttati lì”, appesi a transenne traballanti, siano da considerare chiari ed efficaci; per alcuni giorni addirittura i mezzi d'opera venivano lasciati a lato della strada senza alcuna protezione mentre la viabilità modificata non veniva aggiornata con l'apposita segnaletica orizzontale di colore giallo.
Concludendo è molto più facile chiacchierare che governare e purtroppo da abitante di Borgo Milano devo dire che tutti i giorni “pago dazio” per l'inefficienza e l'incapacità di questa amministrazione comunale, spero che i cittadini-elettori se ne ricordino.
Lorenzo Dalai
Consigliere Provinciale
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