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venerdì 8 aprile 2011

Spianà: proposte vs cementificazione (3 articoli de L'Arena)


l'Arena Martedì 5 aprile
«Ecco cosa faremo per la Spianà»

Il caso Spianà ha fatto scalpore. Dopo il sopralluogo organizzato dal Pd, è emerso che l'ampia area tra San Massimo e il Palasport è diventata luogo di incontri con prostitute, abbandonata al degrado e all'incuria, con tanto di auto lasciata nel campo, che si sarebbe trasformata in un'alcova (vedere le tracce per credere). Il Pd ha lanciato la proposta al Comune di acquisire alcune zone di proprietà privata per metterle in collegamento con quelle pubbliche e realizzare orti per anziani o una fattoria didattica. Qualcosa, insomma, per far frequentare la Spianà e sottrarla al degrado.
Sulla questione interviene l'amministrazione. «Il futuro della Spianà», dice il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Vito Giacino, «si basa su progetti concreti e non sulle chiacchiere fatte dalla passata amministrazione, che non ha fatto nulla per riqualificare la zona, vincolata a verde pubblico sportivo». Per Giacino, il primo obiettivo è la bonifica. «A breve presenteremo il Piano degli interventi», spiega il vicesindaco, «in passato nessuno ha fatto niente, mentre questa amministrazione con il Pat l'ha classificato a Parco sportivo e ora punta a un progetto concreto di riqualificazione». Un progetto, che dovrà svilupparsi in accordo con alcune proprietà private. «Porteremo avanti proposte per dare attuazione al parco sportivo», prosegue Giacino, «al suo interno potranno essere realizzati piscine, un campo per Bmx, campi da tennis, uno spazio per il golf, campi da calcetto e da calcio, un'area verde pubblica e una serie di servizi connessi alle strutture sportive». Essendo la zona vicina allo stadio inoltre, secondo il vicesindaco, si potrebbero sfruttare i parcheggi inutilizzati durante la settimana.
Il sindaco Flavio Tosi dice: «Chi non ha fatto nulla per la Spianà è stata la Giunta Zanotto». Il sindaco snocciola i dati delle multe dei vigili: dall'inizio del 2010 a oggi, sono stati multati 106 clienti di prostitute alla Spianà. L'auto abbandonata non è un bordello, è in una proprietà privata – non abbiamo facoltà di intervenire – ed è stata abbandonata, dopo un incidente, dalla proprietaria, che ha già provveduto a farla rimuovere». Il sindaco fa sapere che provvederà a verificare con la circoscrizione e i proprietari dei fondi privati, la possibilità di installare sbarre per impedire il transito a chi non ne ha diritto.


L'Arena mercoledì 6 aprile
«Sulla Spianà Tosi e Giacino fanno soltanto annunci»

Sul parco della Spianà, dall'amministrazione arrivano ancora solo chiacchiere». A sostenerlo è il coordinatore del terzo circolo del Pd, Federico Benini, replicando al sindaco Flavio Tosi e al vicesindaco Vito Giacino che hanno annunciato a breve la «presentazione del Piano degli interventi e la proposta di riqualificazione complessiva dell'area».
Dopo il sopralluogo alla Spianà di domenica, durante il quale i militanti del Pd hanno illustrato lo stato di abbandono e degrado cui è lasciata la zona, Benini rilancia senza mezzi termini: «Dopo quattro anni di assenteismo sindaco e vicesindaco all'improvviso si ricordano che esiste anche la terza circoscrizione e pensano di poter risolvere come d'incanto tutti i problemi scaricando le colpe sulla passata amministrazione, facendo rimuovere un'automobile abbandonata e proponendo la solita colata di cemento. Troppo comodo». Secondo il coordinatore del Circolo «piscine e campi da tennis non sono aree verdi, ma attrazioni che richiederebbero nuovi parcheggi e dunque nuovo asfalto». E domanda: «Che cosa s'intende per servizi connessi a strutture? Saranno i soliti centri commerciali? Altre torri? Giacino dovrebbe sapere che le proprietà del Parco non sono le stesse del 1975 tanto che solo il 20% dei terreni è rimasto di proprietà comunale. Come intende concretizzare le sue proposte avendo a disposizione, secondo i nostri calcoli, solo 70mila metri quadri? Non ci sono proposte concrete, solo i soliti annunci». Benini lancia poi una sfida alla giunta: «Chiediamo un'assemblea pubblica istituzionale per sapere dai residenti come vorrebbero il loro parco».
E sulla questione interviene anche Giuseppe Campagnari, consigliere provinciale di Sinistra ecologia e libertà che dice: «Perchè se alla Spianà è previsto il parco dello sport e due nuovi campi da rugby sono al Parco dell'Adige Nord? E non è forse più giusto chiamarlo verde sportivo anzichè Parco visto che gli scopi sono ben diversi: i primi servono solo ad alcuni e gli altri a tutti?».
«Noi abbiamo progetti concreti per riqualificare la Spianà», dice Giacino, «altri hanno fatto sempre e solo chiacchiere».

L'Arena venerdì 8 aprile
«Rugby? Un vero parco» Alla Spianà pista da bmx

«Campi da rugby come uno stadio? Mi pare una polemica obiettivamente pretestuosa». Commenta così l'assessore allo Sport, all'Edilizia sportiva e all'Ambiente Federico Sboarina le osservazioni del Partito democratico sull'avvio dei lavori al Parco dell'Adige Nord di due campi da rugby promossi dall'amministrazione comunale e gestiti dal Cus. «Mi pare inutile persino commentare tali dichiarazioni che si smentiranno da sole non appena, a giugno, nell'area dove fino a due settimane fa c'era l'erba incolta alta un metro e topi che scorrazzavano qua e là, si vedranno dei campi in stile prato inglese, senza recinzioni e quindi fruibili da tutti, con degli spogliatoi in legno circondati da siepi e compatibili con l'ambiente circostante. Vedremo se poi il Pd avrà il coraggio di definirlo uno stadio».
E alle osservazioni di Giuseppe Campagnari (Sinistra ecologia e libertà) che si chiedeva se non era più razionale costruire i campi da rugby al Parco della Spianà visto che la stessa amministrazione ha dichiarato che sarà un parco sportivo, Sboarina risponde: «Non c'era il tempo, alla Spianà le aree non sono tutte del Comune, occorreva fare tutte le procedure per acquisirle mentre la convenzione con la Passalacqua prevedeva la creazione dei campi da rugby prima dell'inizio dei lavori sull'ex caserma». E aggiunge: «In questo modo si riesce anche a dare continuità all'attività sportiva che attualmente si svolge sui campi provvisori di rugby della Passalacqua che erano stati sistemati proprio per evitare che, in attesa dell'avvio della riqualificazione, l'area diventasse come le ex cartiere, dando al contempo una valvola di sfogo e allenamento ai giovani».
E a chi gli domanda perché invece non si è pensato di ampliare l'area sportiva di Montorio già esistente al Gavagnin, Sboarina sbotta: «Ma dove? In centro a Montorio? Bisogna parlare con cognizione di causa, lì non c'è altro spazio per nuovi campi e anche se ci fosse avrebbe e meno senso che non creare un altro polo per il rugby nella zona ovest della città permettendo quindi anche ai ragazzini dall'altra parte di Verona di praticare questo sport senza dover per forza attraversare tutta la città».
Ed è proprio con questa concezione che durante la conferenza per la presentazione del primo trofeo Abeo di Bmx, che si terrà domenica a Montorio, il presidente della società organizzatrice, Paolo Fantoni ha annunciato la creazione di una nuova pista da Bmx alla Spianà. Una struttura che era già stata accennata nei giorni scorsi dal vice sindaco e assessore all'Urbanistica Vito Giacino replicando alle accuse di immobilismo su una Spianà ridotta ormai a discarica.
«Ho impiegato praticamente tre anni a mettere insieme un coordinamento che riunisce proprietari delle aree e le associazioni sportive», rimarca Giacino, «e siamo in dirittura d'arrivo per un progetto unico in Italia e sinergico che sarà presentato a maggio insieme al Piano degli interventi che trasformerà l'area della Spianà in un parco urbano circondato da strutture sportive diverse e collegate da una rete di ciclabili». E conclude: «Non stiamo parlando del solito campo da calcio, ma anche di altre discipline che hanno bisogno di spazi, come appunto la Bmx, il tennis e il golf, tutto però nell'ottica della convenzione comunale e quindi di sport popolare»

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