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mercoledì 19 dicembre 2012

Spianà, il parco possibile Ecco il progetto che consente ancora di avere il sospirato parco


L'idea di un grande parco alla Spianà da 1,15 milioni di metri quadri che fu del compianto architetto Rudi è purtroppo persa. La decisione dell'amministrazione di privatizzare ben 700 mila metri quadri delle aree residue destinandole a impianti sportivi l'ha fatta naufragare.

Ma per il Parco pubblico non è ancora detta l'ultima parola. Partendo proprio dalla proposta dell'amministrazione è ancora possibile ritagliare un'area sufficientemente grande a soddisfare il bisogno di verde del quartiere. Senza contare che il parco si configurerebbe come una necessaria valvola di sfogo alla forte urbanizzazione di cui sarà oggetto tutta la zona. Basti dire che nel progetto dell'amministrazione sono previsti campi da golf, da tennis, piscine, palestre, palazzetto del ghiaccio, campi da rugby con parcheggi annessi per circa 150.000 mq. I quali, sommandosi alle strutture già esistenti (stadio e palazzetto) renderanno necessario un ulteriore potenziamento della viabilità.

La nostra proposta nasce dalla considerazione che il patrimonio fondiario del Comune di Verona faticosamente accumulato negli anni alla Spianà viene disperso e conglobato nella realizzazione del nuovo campo da golf. Allora si chiede di usare quanto incassato dalla vendita di 36.107 mq. ai privati per acquisire e trasformare in parco pubblico un’area non interessata da alcuno degli interventi approvati.
La dimensione territoriale del parco proposto (mq. 118.000 di cui 13.000 già di proprietà comunale) è volutamente ridotta rispetto alla superficie totale del cosiddetto parco della Spianà (mq. 890.000) perché si vuole presentare una proposta realistica e non una utopia irrealizzabile.

Non si chiede dunque di cambiare i progetti già approvati, ma
di dare al quartiere il giusto riconoscimento realizzando un parco che risulti baricentrico rispetto a tutti gli impianti sportivi e che diventi la cerniera di tutti gli interventi dei privati, i quali dovrebbero quindi contribuire alla sua realizzazione.

Un'altra fonte di finanziamento dovrebbe venire da una parte negli oneri che il Comune incasserà per gli interventi eseguiti dai privati nei quartieri limitrofi, in quanto nella 3^ Circoscrizione non vi sono parchi pubblici comunali.

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