I nostri banchetti nei mercati

Stadio:
Sabato 1, 8, 15, 22, 29 ottobre dalle 9.30 alle 12.30
Saval:
Venerdì 14 e 21 dalle 10.00 alle 12.00

lunedì 21 gennaio 2013

Troppi scontri in corso Milano «Colpa anche dei conducenti» (da L'Arena)


Le prime avvisaglie si erano manifestate già durante il cantiere per il rifacimento della strada. Fin dalla loro costruzione, le piccole rotonde in sostituzione dei vecchi semafori si erano rivelate insufficienti per rallentare la corsa delle auto in corrispondenza degli incroci.
Perciò residenti e commercianti non si stupiscono di apprendere che corso Milano nel 2012, oltre a registrare preoccupanti picchi di smog, ha centrato il triste primato per il maggior numero di incidenti: 50, contro i 36 di quando i lavori erano ancora in atto. C´è qualcosa che non va, dunque, nel modo in cui la strada è stata ridisegnata? I giudizi divergono. Tra i cittadini, c´è chi segnala pericolose falle nel «sistema» corso Milano.
Le inversioni a «u» non appena finisce lo spartitraffico, la velocità eccessiva delle auto, il mancato rispetto della precedenza in rotonda che è ormai la regola, la scarsa attenzione per gli attraversamenti pedonali che pure sono ben segnalati.
Viceversa c´è chi, in particolare tra i residenti storici, difende il risultato del restyling, definendo il corso Milano d´oggi «un paradiso in confronto alla strada caotica e intasata di anni fa».
Tutti, però, concordano su un punto: se gli incidenti sono tanti, è colpa soprattutto dell´indisciplina degli automobilisti, pronti, appena si presenta l´occasione, a infrangere i codice stradale pur di guadagnare un minuto in più. E quindi «ben vengano i controlli dei vigili», anche in borghese, annunciati dal comandante Altamura.
«Ecco l´ennesima inversione a "u". È una manovra che vedo fare spesso al semaforo all´altezza di canale Camuzzoni», spiega Stefano, titolare del negozio Power Games al civico 93 di corso Milano, indicando uno dei tanti furbetti.
L´incrocio in questione è quello con le vie Galvani e Manzoni. Qui si interrompe lo spartitraffico che separa i due sensi. La prima rotatoria utile per l´inversione di marcia sarebbe a soli trecento metri, ma molti automobilisti si girano nel bel mezzo della strada.
«Se non si usa buon senso, inutile poi lamentarsi per gli incidenti», commenta ancora il titolare del negozio. «Un pregio del restyling? L´aspetto del corso, che è sicuramente migliorato».
Secondo Laura Fuini della pizzeria Rio, «non è cambiato nulla, in termini di sicurezza, dopo il rifacimento della strada. Ne vedo di tutti i colori: da chi guida contromano a chi finisce dentro le rotonde, a chi si incastra sopra lo spartitraffico. Troppi corrono come i pazzi e i pedoni sono a rischio. Io temo per i miei figli».
La voce fuori dal coro è quella del titolare della stazione di servizio TotalErg: «Corso Milano camera a gas? A me l´aria sembra molto meglio rispetto ad altre zone della città, come via Mameli, il Teatro Romano o San Michele. Un grande beneficio è arrivato dalle rotonde, che hanno eliminato le code, altrimenti perenni. Io abito e lavoro qui da trent´anni e so di cosa parlo. Tanti incidenti non ci sarebbero se gli automobilisti fossero più disciplinati. Ben vengano, quindi, i controlli dei vigili». L´opposizione rinverdisce le critiche: «Le nostre proposte per risolvere l´eccesso di velocità sul corso non sono state accolte», attacca Matteo  Dalai, consigliere del Pd in terza circoscrizione.
Ma l´assessore alla viabilità Enrico Corsi prende tempo: «Stiamo esaminando i punti critici e le relative cause. Poi, con la polizia municipale, stabiliremo le soluzioni». 

Nessun commento: